Rispetto per l'ambiente
Lamicolor, che persegue da sempre l’obiettivo di coniugare produttività, qualità e rispetto dell’ambiente, ha negli ultimi anni posto una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale del proprio ciclo produttivo e del ciclo di vita dei prodotti. Per questo Lamicolor è costantemente impegnata nel miglioramento della qualità ambientale sia interna, che esterna all’azienda. Materie Prime I laminati plastici HPL sono realizzati a partire da fibre cellulosiche (carte) impregnate con resine fenoliche e melaminiche. I fornitori di carte kraft e decorative seguono il protocollo FSC® (Forest Stewardship Council®) e/o standard equivalenti, i quali prevedono una gestione delle foreste volta a salvaguardare l’equilibrio ambientale e le popolazioni locali. Le resine fenoliche e melaminiche sono tutte rigorosamente a base acquosa: da parecchi anni Lamicolor ha abbandonato l’utilizzo di resine a base alcolica. Il ciclo produttivo Tutti gli stadi del ciclo produttivo sono stati analizzati al fine di rendere sempre più salubri gli ambienti di lavoro, attraverso la captazione delle emissioni derivanti dalle singole fasi lavorative. Gli effluenti gassosi in atmosfera sono tutti rigidamente controllati e ampiamente rientranti nei limiti previsti dalla normativa vigente. I nuovi impianti, che hanno ormai quasi completamente sostituito i vecchi, sono stati progettati e realizzati con l’obiettivo di ottenere un elevato rendimento, con particolare attenzione al recupero energetico. La produzione di laminato HPL non comporta l’emissione di acque reflue contenenti sostanze inquinanti. Lamicolor è attenta anche alla prevenzione dell’inquinamento acustico generato durante il ciclo produttivo, prevedendo nei nuovi impianti tutte le misure che consentono di minimizzare il rumore, ma anche intervenendo sugli impianti esistenti. Rifiuti e scarti di lavorazione Gli scarti di lavorazione vengono in gran parte riutilizzati per la realizzazione di pannelli denominati Ecopack, che trovano impiego all’interno dell’azienda per l’imballaggio del prodotto finito, mentre gli sfridi derivanti dalle linee di rifinitura vengono conferiti in impianti autorizzati di termovalorizzazione con recupero energetico. Per i rifiuti, oltre ad operare una rigorosa gestione e separazione in ottemperanza alla normativa vigente, Lamicolor ha ritenuto opportuno realizzare una raccolta differenziata per quei materiali che possono essere reimmessi nelle filiere di appartenenza, come carta, cartone, nylon e polipropilene. Dato l’elevato impiego del laminato in ambienti chiusi e la conseguente importanza delle emissioni di sostanze organiche, Lamicolor ha sottoposto i propri prodotti a test per la determinazione dei principali agenti inquinanti: Nella tabella che segue sono riportati i risultati ottenuti.
Contaminante chimico | Misura | Livello di Emissione* |
---|---|---|
VOC totali (mg/m3) | 0,06 | 0,5 |
Formaldeide (ppb) | 10 | 50 |
Aldeidi totali (ppb) | 12 | 100 |
4-fenilcicloesene (mg/m3) | 0,0006 | 0,0065 |
* In base al protocollo Greenguard
Come si può vedere, il laminato Lamicolor, rientra ampiamente in Classe E1 per l’emissione di formaldeide in base alla norma EN 717-1 (valore limite ammesso 100 ppb).
Nel settembre 2009 Lamicolor ha ottenuto la certificazione di prodotto presso il Singapore Environmental Council con il marchio Singapore Green Label.
Dal gennaio 2010 Lamicolor è socio del Green Building Council Italia, associazione che promuove un’edilizia sostenibile, nel rispetto di un corretto utilizzo delle risorse quali acqua, suolo, energia e di elevati standard di comfort interno ed esterno.
Siamo da sempre attenti alla natura. Negli ultimi anni abbiamo realizzato alcuni impianti fotovoltaici sulla copertura dei nostri capannoni raggiungendo la potenza nominale di 380 kWp con il co-finanziamento della Regione Piemonte tramite il POR FESR 2014-2020 - bando Efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese.